
Papa: "I preservativi non proteggono dall'AIDS". La morte: "Grazie per l'aiuto".
Una "breve" parte della prolusione (lunga tredici pagine di PDF) fatta dal cardinale Bagnasco in apertura del Consiglio Permanente Cei, in cui condanna duramente le critiche di politici e giornalisti piovute sulla Santa Sede in seguito alla dichiarazione di Papa Ratzinger sull'
Una "breve" parte della prolusione (lunga tredici pagine di PDF) fatta dal cardinale Bagnasco in apertura del Consiglio Permanente Cei, in cui condanna duramente le critiche di politici e giornalisti piovute sulla Santa Sede in seguito alla dichiarazione di Papa Ratzinger sull'
inutilità dei preservativi nella battaglia all'AIDS
. Secondo il Cardinale, presidente della Cei, il dissenso di poltici e giornalisti avrebbe messo in sordina l'importanza stessa del viaggio in Africa del Papa."Ciò che lì è avvenuto e il magistero che vi si è esplicato hanno avuto localmente una grande eco, come in noi hanno suscitato un profondo coinvolgimento e una viva commozione: per questo non mancheremo di ritornare sul significato di codesto pellegrinaggio, che fin dall’inizio è stato sovrastato nell’attenzione degli occidentali da una polemica – sui preservativi − che francamente non aveva ragione d’essere. Non a caso, sui media africani non si è riscontrato alcun autonomo interesse, se non fosse stato per l’insistenza pregiudiziale delle agenzie internazionali, e per le dichiarazioni di alcuni esponenti politici europei o di organismi sovranazionali, cioè di quella classe che per ruolo e responsabilità non dovrebbe essere superficiale nelle analisi né precipitosa nei giudizi. Si è avuta come la sensazione che si intendesse non lasciarsi disturbare dalle problematiche concrete che un simile viaggio avrebbe suscitato, specie in una fase di acutissima crisi economica che richiede ai rappresentanti delle istituzioni più influenti una mentalità aperta e una visione inclusiva. Non ci sfugge tuttavia che nella circostanza non ci si è limitati ad un libero dissenso, ma si è arrivati ad un ostracismo che esula dagli stessi canoni laici. L’irrisione e la volgarità tuttavia non potranno far mai parte del linguaggio civile, e fatalmente ricadono su chi li pratica. Infatti, la conferma più significativa circa la pertinenza delle parole del Papa sull’argomento è venuta da quanti – professionisti, politici e volontari – operano nel campo della salute e dell’istruzione. C’è da promuovere un’opera di educazione ad ampio raggio, che va inquadrata nella mentalità degli africani e si concretizza in particolare nella promozione effettiva della donna; soprattutto bisogna alimentare le esperienze di cura e di assistenza, finanziando la distribuzione di medicinali accessibili a tutti. Com’è noto la Chiesa, compresa quella italiana, è coinvolta con persone e mezzi in questa linea di sviluppo.
Ma chiediamo anche ai governi di mantenere i propri impegni, al di là della demagogia e di logiche di controllo neo-colonialista. E mentre invitiamo i diversi interlocutori a non abbandonare mai il linguaggio di quel rispetto che è indice di civiltà, vorremmo anche dire – sommessamente ma con energia − che non accetteremo che il Papa, sui media o altrove, venga irriso o offeso. Per tutti egli rappresenta un’autorità morale che questo viaggio ha semmai fatto ancor più apprezzare."
Per la versione integrale ci arrivate da QUI.
Secondo il cardinal Bagnasco le critiche di politici e giornalisti sono "Non libero dissenso - ma ostracismo" (?) che, in effetti, divorzia dall'assuefante consuetudine laica di ministri, capi di governo e giornali di non pronunciarsi abbastanza sui panni sporchi del clero.
Già, perchè poi la Chiesa cos'ha mai avuto a che fare storicamente con le spedizioni coloniali? Che ci sta a fare su wikipedia la sezione cattolicesimo e colonialismo?
Lo scopriremo nella prossima puntata.
Ma chiediamo anche ai governi di mantenere i propri impegni, al di là della demagogia e di logiche di controllo neo-colonialista. E mentre invitiamo i diversi interlocutori a non abbandonare mai il linguaggio di quel rispetto che è indice di civiltà, vorremmo anche dire – sommessamente ma con energia − che non accetteremo che il Papa, sui media o altrove, venga irriso o offeso. Per tutti egli rappresenta un’autorità morale che questo viaggio ha semmai fatto ancor più apprezzare."
Per la versione integrale ci arrivate da QUI.
Secondo il cardinal Bagnasco le critiche di politici e giornalisti sono "Non libero dissenso - ma ostracismo" (?) che, in effetti, divorzia dall'assuefante consuetudine laica di ministri, capi di governo e giornali di non pronunciarsi abbastanza sui panni sporchi del clero.
Già, perchè poi la Chiesa cos'ha mai avuto a che fare storicamente con le spedizioni coloniali? Che ci sta a fare su wikipedia la sezione cattolicesimo e colonialismo?
Lo scopriremo nella prossima puntata.
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