
Questo è un articolo pubblicato domenica 10 maggio, sul sito della testata inglese "The Guardian". La giornalista è Tana de Zulueta:
Così tanto per il dolore, la privacy e il silenzio dignitoso che aveva promesso. Dopo aver saputo da 48 ore che sua mogie intendeva chiedere il divorzio, Berlusconi si è auto invitato in un popolare talk-show televisivo per dare la sua versione di quella che, in effetti, sembrava essere una storia molto squallida. "E' falso che esco con minorenni", ha annunciato. Ecco com'era il primo ministro italiano, 72 anni, sposato due volte, cinque figli, mentre agitava tra le mani il giornale spiegazzato, con la fotografia silenziosa di sua moglie sul muro dello studio, proclamando che lei era stata fuorviata senza speranza dai "giornali di sinistra". Abbiamo guardato e abbiamo rabbrividito.
Almeno qualcuno di noi l'ha fatto. Incredibilmente , la popolarità di Berlusconi non è stata intaccata dal litigio con la moglie da lungo sofferente, Veronica Lario. Nemmeno la comparsa di una finora sconosciuta diciottenne che afferma di chiamare il primo ministro "Papi" è riuscita a far tremare i suoi flessibili supporters. Secondo un sondaggio pubblicato da Ipsos Italia la scorsa settimana, il 69% degli italiani sostengono che "i politici dovrebbero essere giudicati per le loro azioni e non per le loro vite private". Nella sua sentita protesta, la Lario ha toccato un punto sensibile della psiche italiana: i bambini. Avrebbe dovuto urtare ed era inteso a farlo. Non solo Berlusconi aveva abusato del processo di selezione parlamentare, e della democrazia stessa, ma aveva pure dimenticato il compleanno dei figli.
La Lario ha detto di ritenersi "sorpresa" di sapere che suo marito aveva segretamente frequentato la festa di compleanno della diciottenne Noemi Letizia, nei sobborghi di Napoli. Ha anche aggiunto che il marito non è mai stato presente al compleanno di diciottanni dei figli, "seppur fosse stato invitato".
Non è sembrato carino. La festa a Napoli era una storia straordinaria, persino per gli standard di auto-gratificazione di Berlusconi. La ragazza del compleanno ha annunciato che lei e sua madre, un'estetista, erano amiche strette del primo ministro e che lui, per il suo compleanno, le aveva regalato una collana d'oro con un pendant. Successivamente la ragazza ha raccontato ad un giornalista locale che lei e il primo ministro erano così vicini che spesso lei viaggiava fino a Roma o Milano per tenergli compagnia e per farlo rilassare, a volte con duetti al karaoke.
Molti italiani, me inclusa, iniziano a chiedersi se non ci siamo svegliati nella corte del Re Sole. Berlusconi, inizialmente sprezzante, ha indurito presto i toni. Oltre ad essere mira di una cospirazione dei media di sinistra, "la signora", come ha cominciato a chiamare sua moglie, stava evidentemente soffrendo di nervi, "come capita alle donne".
Il giorno dopo la sua prima bordata, alla Lario è stato ricordato di non mettersi contro Silvio. Il Giornale, di cui è proprietario il fratello di Berlusconi, l'ha definita come "il nemico della maggioranza italiana". L'editore di un altro giornale, Libero, è andato oltre, con una fotografia in prima pagina di una molto giovane Lario che mostrava il seno sul palco, durante una performance teatrale, con la didascalia: "Veronica-showgirl ingrata".
Il giorno dopo, la Lario ha dato la sua seconda intervista per annunciare la sua intenzione di divorzio. "Non posso stare con un uomo che frequenta minorenni", le è stato attribuito. Dopo il primo sfogo della Lario, la maggior parte delle giovani ragazze che erano state selezionate per frequentare un corso di tre giorni sull'Europa e le sue istituzioni, sono state silenziosamente rimosse dalla lista. Sono state comprensibilmente deluse. L'allettante seggio al Parlamento Europeo deve essere sembrato alla portata di mano; i loro mentori avevano incluso tre ministri, includendo il ministro degli esteri italiano, Franco Frattini. Il padre di una particolarmente sconvolta aspirante candidata ha tentato di darsi fuoco davanti alla residenza in centro a Roma di Berlusconi.
Poi martedì, il quotidiano episcopale cattolico "L'Avvenire" ha pubblicato un inusuale articolo critico, per allertare il primo ministro circa "un'evidente debolezza del fiore della gioventù delle giovani attrici" ed esprimere la speranza che adottasse uno stile più sobrio. E' stato un avvertimento cui Berlusconi ha deciso di dare ascolto, attraverso una presenza in prima serata televisiva. Per due ore ha definito con grandi sforzi la sua versione degli eventi, indisturbato rispetto a domande scomode. Sua moglie è stata manovrata. Non ci sono mai state veline destinate al Parlamento Europeo. La fermata a Napoli era un incontro con un vecchio amico e la sua famiglia.
Berlsuconi agisce come se possedesse qualsiasi telecamera si trovasse di fronte. Possiede tre canali nazionali e, ad alto livello, nomina anche i vertici della rete pubblica RAI. Gli editori di tre quotidiani nazionali sono stati invitati a partecipare alla trasmissione che è finita ad essere un processo tra uomini, in assenza di Veronica. Avevano ognuno una domanda, ma hanno cercato di attenersi a generalizzazioni. Era chiarissimo chi comandava in quel momento.
Giovanni Sartori, un editorialista e professore di diritto costituzionale, ha appena pubblicato un libro sulla politica ittaliana dal titolo attraente, "Il Sultanato". In esso, descrive come la costituzione italiana e i suoi meccanismi di controllo siano stati indeboliti, piuttosto che apertamente messi in discussione, da un astuto Berlusconi che è ora al suo terzo mandato. Nessun riferimento al sultano e al suo harem è menzionato, piuttosto si parla di un ambizioso e forte uomo con una concezione molto personale del potere. Alla luce degli eventi recenti, il titolo, tuttavia, sembra sorprendentemente appropriato, il libro offre una spassionata cronaca dei lavori di crescita della democrazia italiana, i suoi sempre più docili media, una flebile opposizione politica e una magistratura indipendente sotto assedio.
L'avvocato della Lario ha annunciato che la sua cliente non concederà più interviste. Peccato, perchè ha montato una delle poche sfide efficaci sulla mistica di Berlusconi. "Sono arrivata a chiedermi", le è stato attribuito, "in che razza di paese viviamo". Molti di noi se lo chiedono. E siamo sgomenti tanto quanto lei dal fatto che un clima politico che contempla la promozione di veline in parlamento non sembra più scuotere o sorprendere la maggior parte degli italiani. "Per qualche strana alchimia, questo Paese sembra perdonare tutto e giustificare tutto al suo nuovo imperatore. Ottima conclusione, Veronica.
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