
Il primo fatto è di natura un dettaglio ma non per questo va trascurato: la sospettata violazione dell'art.21 della Costituzione (libertà di espressione) nei campi dei terremotati dell'Aquila.
Dal sito di Affaritaliani.it:
Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo21, ha riferito con preoccupazione delle difficolta' che amministratori e giornalisti incontrerebbero a entrare nei campi in cui vivono i terremotati in Abruzzo. La presidente della provincia dell'Aquila Stefania Pezzopane "ha segnalato le difficolta' crescenti per amministratori e giornalisti a entrare nei campi", ha riferito a margine della manifestazione dei terremotati davanti alla Camera, "devono dire dove vanno e da chi vanno". Inoltre, "e' stata vietata la distribuzione di volantini". Ora, ha commentato Giulietti, "ci auguriamo che si trattidi un equivoco; come Articolo21 chiederemo alle associazioni dei giornalisti di verificare" e la questione sara' sollevata anche in sede politica. Mentre nei mesi scorsi "le televisioni hanno trasmesso a reti unificate" immagini positive della gestione dell'emergenza, secondo Giulietti "tutto cio' che assomiglia alla catastrofe non deve essere trasmesso". Invece, bisognerebbe "dare un centesimo di quel tempo anche ai sindaci di ogni colore per esprimere il loro punto di vista". Oltre "a dire che tutto e' a posto", ha insistito, "si puo' dire anche cosa va male?".
Militarizzazione, coprifuoco e divieto di distribuire volantini e fare assemblee nei campi.
"L'Aquila provincia di Baghdad" di Pietro Orsatti (SocialBlog/Yurait.com, 23 maggio).
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